Invito dell’Amministrazione Comunale fernese in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

L’Amministrazione Comunale fernese promuove un momento di riflessione in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999, che ricorre il 25 novembre.
L’invito rivolto ai cittadini è di assistere alla rappresentazione teatrale “Barbablù 2.0, i panni sporchi si lavano in famiglia”, con drammaturgia di Magdalena Barile e regia di Eleonora Moro.
L’iniziativa è proposta dall’Assessorato alla Cultura in collaborazione con Alleanza Cooperativa San Martino, che si è resa disponibile ad ospitare la rappresentazione teatrale, in programma per venerdì 7 dicembre alle 21, presso il salone della propria sede a Ferno in via Mazzini 12.
“Barbablù 2.0” è uno spettacolo teatrale che affronta con lo stile della prosa contemporanea una drammatica tematica sociale di forte attualità ed in modo particolare la violenza domestica, quella violenza subdola e spesso invisibile che si consuma tra le pareti della propria casa.
Reduce da oltre 100 repliche nella stagione del Teatro di Chiasso, “Barbablù 2.0” non è solo la storia di un marito violento e delle conseguenze delle sue azioni, ma anche e soprattutto la storia di un viaggio introspettivo nella testa di una donna. La ricerca di un’identità forte che si è persa, sfilacciata tra violenze e soprusi che sono diventati la norma, in uno spettacolo che, partendo da atmosfere molto comedy, scivolerà lentamente nel giallo di una donna che si ritroverà a ricostruire la dinamica di un omicidio, il suo, arrivando alla terribile consapevolezza di esserne stata in qualche modo e suo malgrado complice.
La serata, ad ingresso libero e gratuito, vuole tenere accessi i riflettori su un fenomeno dilagante di violenza rispetto al quale non si può e non si deve restare indifferenti.
Nell’occasione l’Amministrazione Comunale invita alla lettura della poesia “Sii dolce con me, sii gentile” di Mariangela Gualtieri, un’esortazione alla gentilezza, intesa come cura, e un invito a ricordare sempre la nostra preziosità di esseri fragili.
SII DOLCE CON ME, SII GENTILE
Sii dolce con me. Sii gentile.
È breve il tempo che resta. Poi
saremo scie luminosissime.
E quanta nostalgia avremo
dell’umano. Come ora ne
abbiamo dell’infinità.
Ma non avremo le mani. Non potremo
fare carezze con le mani.
E nemmeno guance da sfiorare
leggere.
Una nostalgia d’imperfetto
ci gonfierà i fotoni lucenti.
Sii dolce con me.
Maneggiami con cura.
Abbi la cautela dei cristalli
con me e anche con te.
Quello che siamo
è prezioso più dell’opera blindata nei sotterranei
e affettivo e fragile. La vita ha bisogno
di un corpo per essere e tu sii dolce
con ogni corpo. Tocca leggermente
leggermente poggia il tuo piede
e abbi cura
di ogni meccanismo di volo
di ogni guizzo e volteggio
e maturazione e radice
e scorrere d’acqua e scatto
e becchettio e schiudersi o
svanire di foglie
fino al fenomeno
della fioritura,
fino al pezzo di carne sulla tavola
che è corpo mangiabile
per il mio ardore d’essere qui.
Ringraziamo. Ogni tanto.
Sia placido questo nostro esserci –
questo essere corpi scelti
per l’incastro dei compagni
d’amore. nei libri.
Mariangela Gualtieri