Giorno del Ricordo – 10 febbraio 2023
Con Legge n. 92/2004, la Repubblica Italiana riconosce il 10 febbraio quale «Giorno del Ricordo» al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
Con l’istituzione del Giorno del Ricordo si commemora una triste pagina della storia italiana, per oltre 70 anni dimenticata e negata.
Il Giorno del Ricordo commemora gli italiani esuli che alla fine della Seconda Guerra mondiale furono costretti a scappare in quel lembo di terra poi divenuta Jugoslavia.
Le truppe del maresciallo Tito, dopo l’occupazione di Trieste, perpetrarono un eccidio caratterizzato dall’odio e dall’intolleranza.
Utilizzarono le Foibe, cavità naturali create dalla natura carsica della terra, come “fosse” dove gettare i corpi, legati fra di loro con fili di ferro, di donne, uomini e bambini italiani di Istria, Fiume e Dalmazia, la cui unica colpa era quella di trovarsi al centro di una disputa fra italiani e popoli slavi per il possesso delle terre dell’Adriatico orientale.
L’Assessorato alla Cultura invita ad una riflessione su un periodo storico le cui vicende vanno doverosamente riportate alla memoria, perché “non possiamo sapere chi siamo e chi saremo, senza prima sapere chi siamo stati”.
Dal 6 al 10 febbraio p.v. all’interno del Palazzo Municipale sarà allestita la mostra – liberamente visitabile negli orari di apertura al pubblico degli uffici comunali – “Il giorno del Ricordo. Conoscere per ricordare”, realizzata in collaborazione con l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Comitato di Milano.
Inoltre il 9 febbraio, alle ore 20.45, presso la Sala Consiliare di Via Roma n. 51, sarà proposta la rappresentazione teatrale “Il cerchio – nessuno è innocente” a cura dell’Associazione di Promozione Sociale La Manifattura – Fucina Fibonacci.
Lo spettacolo è un’accurata ricerca storica, il cui scopo non è individuare colpevoli e innocenti, ma far conoscere le vicende che si svolgono nell’arco di tempo compreso tra l’inizio della seconda guerra mondiale e i trattati che sancirono i confini italo-jugoslavi, fino al significativo epilogo del 1° maggio 2004.
Lo spettacolo è adatto non solo ad un pubblico adulto, ma consigliato anche ai ragazzi della scuola secondaria di primo e secondo grado.
L’ingresso è libero e gratuito.